Giuseppe Festa
La notte dei cervi volanti
2022, Europa Centrale. Alba, quindici anni, guarda fuori dalla finestra della sua camera. La guerra ha spento la città. Non c’è più energia elettrica, acqua potabile e gas. Le autorità hanno consigliato l’evacuazione: Alba e sua sorella minore Yulia affrontano così un lungo viaggio per raggiungere il paese dei nonni sulle montagne a nord della città. Nello zaino, pochi viveri e un diario su cui Alba scrive pagine cariche di affetto in un dialogo immaginario col padre. Una volta raggiunta la meta, tuttavia, le difficoltà non finiscono. Anche tra i monti la civiltà moderna ha quasi del tutto spazzato via le antiche conoscenze su come vivere di sola natura. Alba conosce il coetaneo Gleno e gli altri ragazzi del Branco del Faggio Torto. Insieme devono ingegnarsi per sopravvivere e accumulare scorte alimentari per l’inverno insieme ai pochi abitanti del villaggio. Un’avventura che porterà Alba a fare i conti con due diversi stili di vita: quello rassicurante della civiltà urbana, che offre tutto e subito, e quello in simbiosi con una natura che impone compromessi e rinunce, ma che avvicina le persone e garantisce un futuro.