Annalisa Strada, Gianlugi Spini
La casa del male
Arturo ha quindici anni e un pensiero fisso: dichiararsi a Liliana. Con questo pensiero, Arturo non fa più caso alla guerra, alle cattive notizie dal fronte e alle file per un tozzo di pane da dividere con la mamma e la sorella. Per Arturo questa è la normalità, e tenere un basso profilo è l’unico modo che ha per sopravvivere, a dispetto di quel che pensano i suoi amici. Arturo vede solo Liliana. Non vede la morte, non vede le torture, non vede la Villa Triste di via Paolo Uccello. Nella Milano di Arturo e Liliana, a volte, basta una parola, per finire inghiottiti dalla casa, e lì, nemmeno tutto il coraggio del mondo può salvarti. Ma a quindici anni non ci si arrende, si è pronti a giocare la partita, anche se in palio c’è una vita.